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Rosa finalisti Premio Carlo D’Asburgo 2022

Rendiamo noti i titoli finalisti per l’edizione 2022 del Premio Storico Letterario Carlo D’Asburgo. Ricordiamo che la proclamazione dei due vincitori (saggistica e narrativa) avverrà domenica 9 ottobre a partire dalle ore 18.00. Ringraziamo i giudici per il grande lavoro di selezione, decisamente non facile in questa edizione. Le presentazioni delle Opere che abbiamo messo di seguito ai titoli sono quelle ufficiali, rilasciate da case editrici e autori.

FINALISTI PER IL PREMIO SAGGISTICA

La stella rossa sul mare. La marina militare sovietica nella seconda guerra mondiale, di Gabriele Bagnoli, Idrovolante Edizioni.
Durante la Guerra Fredda, la flotta sovietica dominava i mari e gli oceani contendendo il primato della supremazia alla marina statunitense. Ma le basi di quella potenza, dei suoi incrociatori e dei suoi sottomarini a propulsione nucleare, saranno da ricercare nella volontà di un uomo, Eroe dell’Unione Sovietica, Nikolay Gerasimovic Kuznecov, che nell’aprile del 1939 venne chiamato da Josif Stalin a guidare una marina depotenziata, i cui vertici erano stati decapitati durante le purghe della seconda metà degli Anni Trenta e decimata nei ranghi e nelle navi dalla Prima guerra mondiale e dalla guerra civile. E la nuova sfida portata dal conflitto contro la Germania di Adolf Hitler mise in luce i grossi limiti di una marina ancora tutta da ricostruire: ma dove non poterono i mezzi, le navi e i sommergibili, sopperirono gli uomini, ufficiali e marinai, con il loro coraggio e con il loro valore. Questo libro rende loro omaggio, raccontando le loro storie e le loro vite, spesso date in pegno alla Patria, quale atto di sacrificio estremo.

L’universo tra le dita. Storie di scienziati ipovedenti o non vedenti, di Michele Mele, Edizioni Efesto.
Con il dichiarato obbiettivo di contrastare i pregiudizi che ancora circondano i non vedenti e gli ipovedenti, che ne sviliscono il ruolo all’interno della società e che spesso li allontanano in precoce età dalle discipline scientifiche erroneamente considerate a loro inaccessibili, quest’opera raccoglie le storie, le imprese e le scoperte di dieci scienziati ipovedenti o non vedenti. Sei notevoli figure del passato, Nicholas Saunderson, Leonhard Euler, John Metcalf, François Huber, Jacob Bolotin ed Abraham Nemeth, vissute tra la fine del XVII secolo ed i primi anni del XXI secolo, e quattro ancora viventi, Lawrence Baggett, Damion Corrigan, Mona Minkara ed Henry Wedler, provano concretamente l’inconsistenza di tali stereotipi.

Elea 9003 Storia del primo calcolatore elettronico italiano, di Maurizio Gazzarri, Edizioni di Comunità.
Nel 1949 Adriano Olivetti comincia a immaginare il nuovo futuro della sua azienda e il percorso che porterà la Olivetti, dieci anni più tardi, a presentare al mondo l’Elea 9003, il primo calcolatore elettronico commerciale progettato e prodotto in Italia. A realizzarlo, in un piccolo laboratorio pisano, è un gruppo di giovani diretto dal visionario ingegnere italo-cinese Mario Tchou. L’Elea 9003 sarà un successo dal punto di vista tecnologico e scientifico e un modello innovativo sotto molti altri aspetti: dal metodo di lavoro al design firmato da Ettore Sottsass, dalle suggestioni culturali fino alle strategie di marketing. Un’invenzione straordinaria, risultato di tenacia e visione, coerentemente innestata nella storia di una delle aziende italiane e mondiali più capaci di anticipare il domani.

Ab immemorabili. L’associazionismo confraternale a Palagonia fra storia e pastorale (secc. XVI-XX), di Raffaele Panebianco, Silvio Di Pasquale Editore.
La storia e l’evoluzione del movimento confraternale tra laici, strutture organizzative, scopi, dialogo con la Chiesa, funzione sociale e pastorale, attualità della proposta sono alcuni dei temi affrontati in questa ricerca. Condotto con rigore scientifico, consultando fonti e documenti custoditi negli Archivi di Stato di Palermo e Catania, negli Archivi delle diocesi di Caltagirone e Siracusa, nonché in quelli afferenti l’oggetto d’indagine, il lavoro dell’autore ha riguardato il panorama delle confraternite e delle congregazioni sin dalla loro apparizione in Italia, per poi delineare la secolare esperienza delle confraternite in Palagonia.

Margherita Candia. Una vita per la pace, di Giovanni Russo, San Bonaventura Editore.
Il testo racconta la vita, le amicizie, le passioni, gli studi e i sogni, della 17enne Margherita Candia, nata ad Afragola nel 1924. La ragazza crebbe negli anni del fascismo e il condizionamento che questa ideologia ebbe sulla sua vita è testimoniato da temi e lettere pubblicate nel testo. Nel 1942, insieme alle altre educande dell’Istituto Santissima Trinità di Vico Equense, si recò all’Ospedale militare di Napoli e, dopo aver incontrato un militare brutalmente mutilato nel corpo, restò profondamente turbata dalla crudeltà della Guerra. Meditò nel suo cuore il proponimento di offrire la propria vita per la Pace; lo fece con atto pubblico dinanzi l’immagine della Vergine del Rosario a Pompei. Questa intenzione fu sostenuta da un’intensa preghiera e culminò, due settimane dopo, il 25 maggio di quell’anno, con la sua morte improvvisa e inspiegabile. Margherita si addormentava nel bacio del Signore pronunciando per tre volte l’invocazione “Regina Pacis ora pro nobis”.

Sulla nave dell’Imperatore, di Andrea Falconi e Pierpaolo Zagnoni, Luglio Editore.
Con la collaborazione del capitano Nicola Odoardo Falconi. Ancora una volta i fondali dell’Alto Adriatico rivelano un segreto che richiama una oscura vicenda il cui protagonista è nientemeno che l’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria. Le acque al largo del Delta del Po celano il relitto di una nave misteriosa che gli autori dopo appassionanti ricerche riescono ad identificare, svelando una storia persa nel tempo e straordinaria, collegata all’occupazione austriaca ed alla Repubblica di Venezia. La nave è stata la prima unità a vela e vapore della Marina Austro-Veneta poi K.u.K. a solcare le acque dell’Adriatico e del Mediterraneo in un contesto storico-geografico di grande interesse per i luoghi visitati, per gli equipaggi ed i passeggeri che vi hanno navigato. Il rinvenimento e l’identificazione di questo particolare scafo affondato a poche miglia da Porto Levante accrescono l’importanza storica delle acque marittime del Veneto aprendo all’archeologia subacquea nuovi orizzonti di ricerca.

FINALISTI PER IL PREMIO NARRATIVA

Ora Pro Nobis. Storia di Ussari alati, di Silvana De Mari, Federica Picchi Editore.
Questa è la storia del cavaliere ussaro Jacob – orfano, schiavo, guerriero, marito, padre – e del suo viaggio da militare polacco in territori aspri, segnati da profonde divisioni, come l’Ucraina, La Bielorussia e la Russia, ma i cui popoli, in perenne lotta tra loro, sono stati anche capaci di unirsi, con grandi atti di eroismo e sacrificio, per un bene comune, arrivando alla vittoria della battaglia di Vienna del 1683, sebbene numericamente inferiori al nemico. “Ora pro nobis” mostra come il coraggio, la generosità e la passione di coloro che amano possano cambiare la storia più delle decisioni dei “potenti”.

La carica di Balaklava, di Daniele Cellamare, Les Flaneurs Edizioni.
Questa è la storia della leggendaria carica di cavalleria avvenuta a Balaklava il 25 ottobre 1854. Sventurati protagonisti di questa epica pagina di storia militare furono gli uomini della brigata leggera della cavalleria britannica: mandati incontro a morte certa a causa di un errore umano, diedero prova di eroismo senza pari lanciandosi al galoppo contro le bocche dei cannoni delle possenti batterie russe dislocate lungo quella che diverrà famosa come la Valle della Morte. Fra i valorosi del 17° reggimento Lancieri di Sua Maestà, gli uomini della Morte o della Gloria, c’è George Dillon, un giovane contadino irlandese dal drammatico passato. Arrestato insieme al suo amico Thomas per aver partecipato alla rivolta scoppiata in seguito alla Grande Carestia del 1845 e recluso nel terrificante carcere di Kilmainham a Dublino, viene liberato al prezzo di una divisa da cavalleggero inglese e un ingaggio nella guerra di Crimea. Laggiù George ritroverà la sua amata Janet, infermiera nell’ospedale militare, che gli darà la forza di continuare a vivere e a combattere. Ma i suoi fantasmi continueranno ad aleggiare anche nella desolata piana di Balaklava, fino al giorno della resa dei conti.

Il Martellatore francese, di Domenico D’Angelo, La Torre dei Venti Editore.
Leggendo quest’opera siamo contagiati dall’ininterrotto mutare dei colori vivacissimi di un affresco: l’integerrimo e razionale tenente di vascello Antoine de Boungaiville, la ferocia primordiale dei banditi, giochi di seduzione e di carte, le implacabili vendette della fortuna, eventi prodigiosi, l’avidità volgare dei latifondisti, borghi feudali, foreste di selvaggia bellezza e fragilità. La narrazione ci porta all’unità di un’Italia che ha addosso le ferite e le lacerazioni sociali, economiche, culturali di un’epoca convulsa, la cui storia sembra più frutto dell’estro di uno scrittore, che del rigore di uno studioso (Andrea Mantelli)

Clodio, di Guendalina Middei, Navarra Editore.
Spregiudicato e audace, abile nel manipolare le masse e nell’intimidire i suoi detrattori, Publio Clodio fu uno dei primi demagoghi della storia. Ben inserito nella Roma del suo tempo, in una città dilaniata da quelle tensioni che segnarono il passaggio dalla Repubblica all’Impero, seppe destreggiarsi tra gli intrighi del senato, elaborando un audace programma di riforme sociali. Il romanzo ripercorre l’ascesa politica di una delle più controverse e affascinanti figure dell’Antica Roma. Con una scrittura che spinge a riflettere sui meccanismi dell’odio e del potere, l’autore ci restituisce il ritratto di uomo che cede alla violenza quanto alla generosità, agli idealismi quanto a un lucido realismo, un Clodio salvato dagli stereotipi, profondo e moderno.

Pepi l’americano, di Rossella Scherl, Rubettino Editore.
Nel racconto di una vita, il senso di un “legittimo contendere” che va avanti da anni. È la storia di Pepi, istriano di Fianona. L’infanzia difficile tra disagi e umiliazioni; il desiderio di riscatto; la serena quotidianità stravolta dall’armistizio dell’8 settembre del ’43; gli eventi storici che, minando ogni certezza, determinano, per amore dei figli, la scelta di lasciare la terra d’origine.

Organizzazione della premiazione

Gli autori verranno contattati per ufficializzare l’ingresso in finale e, in seguito, riceveranno una mail con le informazioni tecniche per la partecipazione.
Sabato 1 ottobre, 2022
Lo staff di Lidenbrock
Il Presidente di Giuria Mario Arturo Iannaccone

Vania Russo

Vania Russo

Laureata in Lingue e letterature straniere e specializzata in Etnografia e Storia delle tradizioni popolari. Già freelance per diverse testate giornalistiche italiane, si interessa di cybercrime, storia dello spionaggio, storia e romanzo storico. Per diversi anni segue master e corsi di narratologia, specializzandosi nell’insegnamento della scrittura creativa e formandosi quale lettore editoriale ed editor professionista preso la Scuola Dumas. Dal 2007 organizza corsi di scrittura creativa e lancia nel 2017 la pagina facebook The Ghost Reader, coordinamento per scrittori e lettori. Collabora con diverse associazioni culturali e case editrici in qualità di correttore bozze ed editor. Dal 2017 collabora con Il Timone, Istituto di Apologetica. Ha all'attivo la pubblicazione di diversi romanzi con varie case editrici.

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